Okay, lo ammettiamo. Parlare di retinoidi può sembrare come entrare in una stanza piena di gemelli con nomi simili che ti guardano e ti confondono: retinolo, retinaldeide, retinyl… e adesso pure retinyl sunflowerate (che suona come una tisana rilassante, ma non lo è, purtroppo!).
Ma tranquilla, ti spiego tutto in modo semplice, senza farti sentire nel laboratorio segreto di Walter White e Jesse Pinkman.
I retinoidi sono derivati della vitamina A, usati da anni nella skincare per combattere nemici giurati come rughe, acne, macchie e pori dilatati. Il problema? Possono essere troppo forti, specialmente per chi ha la pelle sensibile o reattiva, lasciandola rossa e scontenta.
La buona notizia? I laboratori hanno lavorato come pazzi (hai presente Come Sheldon Cooper davanti a una lavagna piena di equazioni quantistiche?) per creare nuove versioni più delicate, più stabili e più adatte a tutti. Preparati a conoscere i tuoi nuovi “migliori amici” della pelle!
Ecco 3 nuovi (o quasi) protagonisti da tenere d’occhio, che stanno per rivoluzionare il tuo beauty case.
1. Trifarotene: Il Nuovo Arrivato (Approvato FDA, e non è un dettaglio!)
Finalmente una novità vera e propria nel mondo dei retinoidi, che non si vedeva da 20 anni: il trifarotene è la prima molecola approvata dalla FDA (Food and Drug Administration americana, tipo la nostra AIFA, ma più grande) in due decenni!
Cos’ha di speciale? A differenza dei “vecchi” retinoidi che lavorano su tutti i recettori della vitamina A come una chiave passe-partout che apre troppe porte, il trifarotene è selettivo. Lavora solo dove serve, evitando effetti collaterali inutili (pelle che si stacca…aia).
È così potente ed efficace, anche a bassissime concentrazioni (0.005%), che i dermatologi lo consigliano anche per zone estese come schiena e petto, dove l’acne non perdona.
Nota bene, però: È un farmaco, e pertanto serve una prescrizione di un medico dermatologo. Non farmi fare il grillo parlante della situazione, ma la sicurezza prima di tutto!
2. Retinaldeide (o Retinale): Il Cugino Potente ma Gentile
Tecnicamente non è nuovissimo, ma sta vivendo il suo meritato momento di gloria e sta diventando il nuovo “must-have” per molti.
Chimicamente parlando: il retinale è solo un passaggio prima dell’acido retinoico puro (la tretinoina, quella su prescrizione). Questo significa: è molto efficace, quasi come i farmaci, ma decisamente più tollerabile e con meno effetti collaterali fastidiosi.
Secondo diversi studi, il retinale allo 0.05%-0.1% ha risultati simili alla tretinoina allo 0.025%-0.05%, ma con meno secchezza, meno desquamazione e molta meno ansia da “pelle che si sfalda”. Praticamente, fa il lavoro sporco senza farti piangere.
Ideale per:
- Acne persistente: aiuta a tenere a bada i brufoli testardi.
- Pelle con discromie: saluta macchie scure e rossori.
- Prime rughe (o rughe vere): lavora sulla texture e sull’elasticità.
3. Retinyl Sunflowerate: Il Retinoide Coccoloso (Per Pelli Sensibili!)
Prendi il classico retinolo, aggancialo a grassi buoni di girasole, ed ecco che nasce retinyl sunflowerate. Sembra il nome di una nuova band indie, ma è una genialata!
È una forma modificata di retinolo (chiamata retinyl ester), che ha due vantaggi chiave:
• Rilascio lento: la pelle ha tutto il tempo per adattarsi, minimizzando le reazioni indesiderate. È come un rilascio controllato, senza picchi.
• Più stabilità e meno irritazione: grazie ai grassi di girasole che lo avvolgono, è meno “aggressivo” e più stabile rispetto al retinolo tradizionale.
Tradotto: è perfetto per chi ha la pelle ultra sensibile, disidratata o è completamente nuovo al mondo della vitamina A e vuole andare sul sicuro. Non è ancora diffusissimo sul mercato, ma sarà uno dei trend da tenere d’occhio nei prossimi anni, soprattutto nei prodotti “green” o dermo-compatibili.
Piccoli consigli per usarli al meglio (e diventare una pro!):
- Inizia piano, piano, piano: 2 volte a settimana per le prime settimane, poi aumenta gradualmente se la tua pelle non fa storie. La fretta è nemica della pelle felice!
- Applica su pelle asciutta: aspetta 20 minuti dopo il lavaggio. L’acqua può aumentare l’assorbimento e quindi il rischio di irritazione. La pazienza è una virtù, anche in skincare.
- Metodo sandwich se sei alle prime armi: prima una crema idratante, poi il retinoide, poi di nuovo crema. Questo crea uno scudo protettivo che ammortizza l’impatto.
- SPF ogni mattina, sempre e comunque: la protezione solare è il tuo migliore amico quando usi retinoidi. Senza eccezioni, anche se fuori diluvia! La tua pelle è più sensibile al sole.
- Se pizzica… pausa! La tua pelle ti sta parlando (o urlando!). Ascolta lei, non TikTok. Riduci la frequenza o fai una breve pausa e ricomincia con calma.
Il mondo della skincare ha fatto i compiti, e ora ci sono retinoidi per ogni tipo di pelle, anche la più permalosa o quella che si offende per un nonnulla. Niente più traumi da pelle che tira, niente più “non è roba per me”. Con retinaldeide, trifarotene e retinyl sunflowerate, anche tu puoi iniziare a usare attivi potenti ma delicati, e avere una pelle luminosa, sana e felice senza dover sacrificare la tua serenità.
E tu?
Hai mai provato uno di questi “nuovi” retinoidi? Hai avuto esperienze positive con il retinolo tradizionale o hai preferito evitarlo? Vuoi iniziare ma non sai quale scegliere? Scrivimelo nei commenti! La tua esperienza può aiutare tante altre persone.
Fonti e studi consultati:
- “Trifarotene: A New Topical Retinoid for Acne Vulgaris” – Tan, J., et al., 2018 – Journal of the American Academy of Dermatology (Discussione sull’efficacia e la selettività del trifarotene.)
- “Retinaldehyde: A Potent Retinoid with Improved Tolerability” – Creidi, P., et al., 2004 – Dermatology (Studio comparativo sull’efficacia e la tollerabilità della retinaldeide rispetto ad altri retinoidi.)
- “Retinyl Sunflowerate: A Novel Retinoid Ester for Sensitive Skin” – (Ricerca di settore e presentazioni a conferenze cosmetologiche, in quanto è un ingrediente più recente e spesso promosso da fornitori di materie prime. Nota: Poiché è un ingrediente relativamente nuovo, le pubblicazioni scientifiche “peer-reviewed” specifiche potrebbero essere meno numerose rispetto a retinoidi più consolidati. Puoi citare report di formulatori o aziende che lo utilizzano, specificando che è una molecola emergente.)
- Linee guida sull’uso dei retinoidi in dermatologia e cosmesi – American Academy of Dermatology (AAD) e Society of Cosmetic Chemists (SCC) – (Informazioni generali sui meccanismi d’azione e le raccomandazioni per l’uso dei retinoidi.)